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CAUSE
Secondo gli studiosi gli tsunami si producono per effetto dell'incontro tra onde "normali", correnti o turbolenze oceaniche, come è accaduto nella costa est del Sudafrica, ma anche a nord dell'Oceano Atlantico dove la Corrente del Golfo incontra le onde del mare che bagna la penisola del Labrador in Canada. Tali correnti sarebbero in grado di concentrare la forza delle onde creando uno tsunami. Ma presso la comunità scientifica si avanza anche un'altra teoria secondo la quale una sincronizzazione tra onde e venti rapidi è in grado di raggiungere velocità impressionanti, tali da gonfiare il muro d'acqua fino a fargli raggiungere altezze vertiginose.
I maremoti sono onde lunghe, con periodi compresi tra 5 e 60 minuti (mediamente 15-20 min), generate impulsivamente per lo spostamento della massa d'acqua e che, avvicinandosi alla costa, possono raggiungere altezze molto elevate. La comunita`scientifica internazionale ha unanimemente adottato il termine tsunami, dal giapponese "tsu"=porto e "nami"=onda (onde di porto), per indicare il fenomeno dei maremoti. Gli tsunami sono causati, nella maggior parte dei casi, da terremoti sottomarini o in prossimità della costa e, meno frequentemente, da frane sottomarine o aeree, da eruzioni vulcaniche e, raramente, dall'impatto di meteoriti nell'acqua. Non tutti i terremoti sottomarini sono in grado di generare maremoti. Perchè questo si verifichi occorre che il terremoto abbia una profondità focale non troppo elevata, una magnitudo rilevante e, soprattutto, abbia un meccanismo focale che provochi uno spostamento verticale del fondo marino in grado di mettere in moto la massa d'acqua sovrastante. Anche le frane sottomarine, con scivolamento di sedimenti (spesso attivato da terremoti), possono modificare l'equilibrio della massa d'acqua e produrre uno tsunami, così come la caduta in acqua di grossi blocchi rocciosi o di sedimenti in caso di frane aeree. Talvolta violente eruzioni vulcaniche sottomarine possono creare una forza impulsiva che sposta la colonna d'acqua e genera il maremoto. Inoltre tsunami di origine vulcanica possono essere dovuti allo scivolamento in mare di masse di materiale lavico incandescente lungo i fianchi ripidi del vulcano.
Ma come mai il fenomeno diventa così drammatico all'approssimarsi alla costa se l'onda di maremoto è molto bassa e molto lunga, e quindi con pendenza inavvertibile?
"Nell'avvicinarsi alla riva, invece, mentre diminuiscono violentemente la profondità e la velocità del fronte (a 10 metri di profondità si riduce a 10 m/sec = 36 km/ora), il grosso dell'onda che è ancora in acqua fonda e continua a viaggiare veloce tende a compattarsi, e la sua altezza aumenta. Questo spiega il violento compattamento e l'improvviso muro d'acqua che appare sulla spiaggia ed avanzando continua a ricadere su se stesso, in seguito alla spinta retrostante".
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