PARTECIPA

1.536 Commenti
su “PARTECIPA”

  1. Sig. Webmaster,
    cosa è successo? con il tuo messaggio ti stai riferendo a me? spero di no, anche perchè non penso di essere mai stato volgare. se si, fammi sapere quando e come, che ne discutiamo.

  2. ciaociaociao raga, il sito e meglio quest anno [;])

  3. PIù VA… PIù VEDO… DISSE L’ORBO AL SORDO!!!!!!

  4. Tutti i messaggi che adottano un linguaggio incivile e poco consono ad uno scambio di opinioni, verranno immediatamente rimossi[;]
    non sarà più tollerata la volgarità impersonale di chi ha fatto della vigliaccheria il suo unico modo di sentirsi qualcuno.

  5. per favore si avvicinano le ferie potreste farci sapere se hanno aggiustato la strada di san filippo quella che va a l’autostrda o per arrivare ad alimena dobbiamo farne un’ALTRA. GRAZIE E A PRESTO ALIMENA

  6. Complimenti per la bella pagina dedicata al concorso letterario e per il sito

  7. (seconda parte)

    Il Teatro fa un’altra cosa… e lo sapete perché in tv fanno le cose che fanno nel pomeriggio: i talk show, i quiz…Invece alla sera, verso mezzanotte o l’una, cominciano a fare cose intelligenti di qualità: perché i bambini a quell’ora dormono… Se fossero svegli, poi magari da grandi le cose intelligenti le rifarebbero…
    Come si fa ad uscire? È difficile oggi fare i comici, anche se per qualcuno può sembrare il periodo migliore, quando il linguaggio del potere si avvicina a quello dei comici, allora è un periodo difficile.
    Signori, io penso che un comizio, se fatto da un attore, abbia bisogno anche di storie. Personalmente se mi tolgono anche i teatri io vado a recitare per strada. Se mi dicono: non si può, intralci il traffico, andrò ad attaccarmi alla grondaia e verrà il sindaco di Milano, il Dj Albertino e dirà: no è pericoloso… Andrò a raccontare storie attaccato ad una nuvola, mi diranno: è troppo surreale, fa Chagal, chi viene? Fa niente! Andrò a raccontare storie su una nave da crociera. C’è chi ha iniziato su una nave da crociera e chi ci finirà su una nave da crociera. ”

    Questi riportati qui sopra sono alcuni stralci dal «comizio» che Paolo Rossi ha tenuto lunedì sera al Festival di Santarcangelo ispirandosi liberamente a «Teatro dell’obbligo» di Karl Valentin, pubblicato da Adelphi.

    Signor Enzo…a proposito del nostro primo incontro…buonasera e cose fresche a tutti e mi saluti l’operatore Castrenze e quel caro gigante pelato a tre gambe

  8. Propongo il teatro dell’obbligo
    di Paolo Rossi

    “Si può risolvere tutto nella vita, anche il problema del teatro. Partiamo da una domanda semplice. Premesso che non ci sono più soldi per le piccole e medie compagnie e quei pochi che c’erano, sono finiti nei ricchi programmi di sala dei Teatri stabili… Perché i teatri sono vuoti? Perché la gente non ci va. E perché la gente non ci va? Perché preferisce restare a casa a vedere dieci pirla che sperano di diventare famosi morendo di dissenteria su un’isola deserta!
    La colpa di chi è? La colpa è dello Stato? Perché, mi dico e domando qui in questa piazza di Santarcangelo, non si istituisce il teatro dell’obbligo?
    Che idea, eh! Se ognuno sarà costretto ad andare a teatro le cose cambieranno immediatamente! Perché credete hanno istituito la scuola dell’obbligo? Perché sennò non ci andavano… Perché le tasse sono obbligatorie?! La leva fino all’altro giorno era obbligatoria?! Il teatro dell’obbligo costituirebbe un motivo d’incremento per la nostra economia. Non è la stessa cosa dire: «Ci vado stasera a teatro?» o dire: «stasera devo andare a teatro, devo». Il cittadino sa che andare a teatro sarebbe il suo dovere, non è più necessario che scelga lo spettacolo tale o tal’altro, non ha più il dubbio di dire: ci vado stasera a vedere quei Sei personaggi in cerca d’autore? NO, ci va e basta!
    Qualcuno domanderà, lo so già, e l’obiezione di coscienza? E se si rifiuta? Ho mal di testa, sono stanco, c’è la partita… BASTA! Ma santo Dio, lo Stato ha creato una polizia parallela che è riuscita a portare un imam musulmano milanese in un carcere in Egitto, e non riusciamo a fare una polizia parallela che porta con la forza una qualsiasi famiglia Rossi a vedere un normalissimo Pirandello? Solo con la costrizione oggi si può convincere il pubblico ad andare al teatro. Decenni e decenni di buone parole e offerte allettanti dei Teatri Stabili non sono serviti a niente. Ve ne dico alcune: a teatro in pullman, ti porto a casa io, porta un amico a teatro, regala l’abbonamento a Natale per tua zia, ne vedi tre ne paghi due, ogni dieci classi un professore gratis, adotta un attore del teatro civile, raccolta punti, ogni tre spettacoli fuori abbonamento una serata gratis con le sorelle Lecciso che fanno Le Troiane di Euripide, Pasqua con i tuoi, Natale con Ronconi, BASTA!
    Io propongo, al posto del Fondo Unico per lo Spettacolo, l’UFTO Universale Frequenza Teatrale Obbligatoria. Immaginate ogni sera 50 milioni e più di spettatori: che foyer, che parterre, che côté, che noblesse oblige, s’il vous plaît, pour plasir, si vous voulez, si vous ne voulez… Voilà. Soltanto con simili grandiosi progetti e strumenti di potere è possibile rimettere in piedi il teatro e non certo con i biglietti gratuiti e con le sovvenzioni.
    No, l’unico sistema è l’obbligo, il potere di obbligare il cittadino ce l’ha solo lo Stato. Voi mi direte, ma così il teatro diventa una dittatura e io risponderò: perché la televisione cosa è? Sapete, il teatro è pericoloso, perché che uno spettacolo sia bello o sia brutto, che io sia in forma o no, comunque si esce di casa la sera, ed è pericoloso anche per un altro motivo, perché a teatro si raccontano le storie e le storie reggono sui conflitti e il teatro insegna come si gestiscono i conflitti. Senza i conflitti non c’è storia per noi. E il Teatro ce lo insegna… Cosa sarebbe l’Amleto senza l’Amleto? Niente, l’Amleto senza l’Amleto sarebbe un ragazzo dark che sniffa cocaina, va al Cocoricò, vede il fantasma di suo padre e dice: stasera ho esagerato… Cosa sarebbero Giulietta e Romeo se fossero stati orfani? Finiva dopo un atto! Divorziavano prima che finisse il primo. Ma dai…
    (prima parte)

  9. Come volevasi dimostrare sono arrivate le critiche alla pro loco. Dopo questa critica mi tessererò subito alla proloco che ha dimostrato di saper fare quello che nessuno ha saputo fare in tanti anni e nneanche negli ultimi due anni nonostante le belle speranze. Non arrendetevi nè curatevi delle cattiverie che si sono dette e che si diranno sempre. Si deve avere la capacità di isolare i negativi, lasciarli nell’indifferenza e poi per chi gli viene la botta d’acido ci sono i limoni, un frutto che in Sicilia c’è sempre e figurativi in questo periodo. Chi non lo trova in montagna può chiederlo a chi viaggia spesso da Palermo. Buone limonate di limoni e a chi non basta c’ pure il bicarbonato. Fatevi un bell’autista così lo chiamano a Palermo! Buon lavoro alla proloco e queste critiche non possono che venire dall’invidia sempre personale di chi forse un nome non l’avrà mai legato alle cose buone. Poi chi non ama la proloco non è costretto a iscriversi.

  10. Rispondo ad anonimo.
    Io apprezzo coloro che fanno, si sacrificano e riescono per la comunità. Fare qualcosa di costruttivo per il paese richiede volontà e forza, ma soprattutto coraggio di esporsi. Vedo che un piccolo gruppo di persone si impegna per far nascere interesse culturale, rivitalizzare il paese, fare qualcosa di creativo. Invece di criticare ognuno di noi potrebbe intervenire e dare una mano, facendo notare dove si è sbagliato ma facendolo in modo costruttivo con suggerimenti. Comunque resta il fatto principale che almeno loro fanno e in diversi modi ce ne gioviamo tutti.
    Bisogna riconoscere che ultimamente stanno nascendo cose carine ed interessanti.
    voglio fare gli auguri perchè le iniziative raggiungano i risultati sperati.

  11. AD ANONIMO.LA MASCHERA TU CE LAI GIA`NON HAI IL CORAGGIO DI FIRMARE IL TUO PENSIERO!VATTI A CHIUDERE

  12. Vorrei invitare i ragazzi e le persone che vivono ad Alimena,a visitare la mostra fotografica sulla “Casazza 2004″di Pippo Albanese che si terra’ nei locali della PRO-LOCO ,vi aspetto.

  13. laura, stai parlando con me?

  14. non mi sembra paragonabile quello che ha fatto ENZO & CO. con quello che ha fatto RIFONDAZIONE. sono due mondi a parte. quello di enzo è un operato diretto a tutti, e non a una fascia di persone che ha i suoi stessi ideali. fare propaganda politica o iscriversi ad associazioni antimafia non mi sembra fare qualcosa per il paese, nobili per quanto possano essere gli argomenti.

  15. QUESTO PAESE è UNO SCHIFO ANZI LA GENTE!METTETEVI UNA MASCHERA

  16. e allora anche tu devi dare onore al vero! forse neanche tu vivi ad alimena, ti accorgeresti di chi fa le cose solo per passione o ideali, sai quanto sta costando la partita al nord? e soprattutto a chi gravano queste spese? Per non parlare dei soldi spesi male per la proloco, migliaia di euro per compiacere la tirapiede del vice. ma diciamoci la verità, c’è chi agisce gratuitamente e chi… le delibere parlano chiaramente!!! Su smettiamo di dare addosso ai giovani o di osannare chi ha le porte aperte, è fin troppo facile. si parla con dati alla mano o è preferibile tacere! W il comunismo e chi ha ancora il coraggio di portare avanti ciò in cui crede!!!! GRATUITAMENTE!!!! C’è CHI INVECE SI VORREBBE FARE IL NOME CON I SOLDINI DEL COMUNE.

  17. Ciao volevo fare i complimenti a chi sta organizzando la partita. veramente una bella iniziativa.
    vedo sempre con piacere nel sito che le iniziative si moltiplicano e sono sempre creative.Anche le iniziative culturali di Mirella Mascellino sono molto importanti e di ottimo livello e qualità. Una vera forza, continua Mirella[;] aiutiamola tutti anche solo incoraggiandola o facilitandogli la concretizzazione.
    la Partita spero vada bene e che vi possiate divertire. il mio più affettuoso saluto, tanti auguri e non lasciamo finire qui le iniziative!

  18. Vorrei dire all’imparziale che sbaglia a dire che sono gli unici a muoversi ad Alimena i suoi amici alimena.com. Forse non vivi ad alimena, se no non potresti dire queste cose. Spero puoi dare onore al Vero. Informati prima di gettare sentenze.

  19. evidentemente sono le uniche cose che si fanno ad Alimena, e loro sono gli unici a muoversi. E poi mi sembrano argomenti molto nobili ed interessanti, se tutto il paese partecipa c’è una ragione! non ti sembra coraggioso parlare di antimafia e prestigioso per alimena che è dimenticata da dio, organizzare queste manifestazioni alle quali partecipano persone importanti impegnate nel sociale in tutta la sicilia? forse non conoscete l’aas.libera! Io sono fiero quando faccio vedere http://www.alimena.com ai miei amici che non hanno mai sentito parlare del mio paESE. incoraggiamoli questi giovani!

  20. veramente l’altro sito ci informa solo su cosa fa il gruppo di rifondazione e i fratelli albanese. solo mafia e comunismo. ogni tanto attaccano i politici che non gli accordano i loro capricci, pero non vedo tutte ste informazioni che dici.

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