«Sicilia del Popolo» 9-XI-1957 | |
Ad
oltre 1000 metri di altitudine CERAMICHE ANTICHISSIME Rinvenute nei pressi di Alimena |
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Alimena
ha ospitato in questi giorni la prof.ssa Iole Bovio Marconi sovrintendente
alle antichità di Palermo, la quale è giunta nel nostro
centro per un sopraluogo sulla Balza Ariddula, per fare i dovuti accertamenti
di quanto si legge in libri di vari autori: che sia stato cioè
un centro abitato, che abbia avuto varie denominazioni, con inizio nel
preistorico e fine nell’era cristiana. Ma non esistono ruderi, che
si ritiene siano stati completamente distrutti per una poco felice utilizzazione
della pietra. La giornata di soggiorno del Sovrintendente è stata
cupa ed umida, la strada rotabile impraticabile e, con grave sacrificio,
la signora Marconi, accompagnata da amici appassionati delle antichità
si è portata sul luogo che si presenta incantevole per la sua veduta
panoramica, a mille metri sul livello del mare, con una libera visuale
di quasi tutta l’intera Sicilia, trovandosi Alimena nel cuore dell’Isola.
Grande è stata la sorpresa dei convenuti e della prof.ssa Marconi
però nel ritrovare una vasta zona ricca di avanzi di ceramiche
del Preistorico, del Greco e di imitazione: pezzi frantumati, però
e associati a vario pietrame. Sono tali frammenti ad attestare che in
quel luogo abitarono popoli di varie civiltà: ipotesi validamente
confermata dalla raccolta di vario tipo ed epoca, nonché da una
numistica che è gelosamente custodita dal Signor Gaetano Giunta,
amatore locale di cose antiche. Nel 1928, infatti, alla fine, di un sopraluogo
fatto dal prof. Marconi, allora direttore del Museo Nazionale di Palermo,
questi, dichiarano testualmente: «Quello che ho trovato d’importante
in questo luogo, non l’ho potuto riscontrare in nessun altro luogo
della Sicilia e, al prossimo bilancio, stanzierò delle somme per
gli scavi». Sennonché il cambiamento di sede e la immatura
morte del professore lasciò inattuata la proposta e il volere da
lui espresso. Dopo trent’anni l’iniziativa è stata
ravvivata dalla sua gentile consorte, che con la sua profonda cultura
e rara esperienza, è stata entusiasta nel riconfermare l’antica
promessa. Si richiede necessario, però, l’ausilio e l’interessamento
dei competenti organi nazionali e regionali, per eseguire i necessari
lavori che contribuirebbero ad accrescere il nostro patrimonio archeologico,
perenne richiamo alle correnti turistiche. |
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