Alimena è un piccolo
paesino delle Madonie in prevalenza abitato da anziani, lontano dai grandi
poli sanitari ed anche dall’assistenza socio-sanitaria. Per tale
motivo un nutrito gruppo di volenterosi si era proposto per formare un
gruppo di volontariato e dare la possibilità di avere una ambulanza
ed una assistenza socio-sanitaria alla popolazione. L’ospedale più
vicino è ad oltre 20 km e l’ambulanza in caso di necessità
non può rispondere ai necessari criteri di prontezza. Per i giovani
e per gli anziani si profilava la creazione di un riferimento, anche idealistico,
per dare alla comunità una istituzione che si preoccupasse di un
dimenticato lembo della provincia di Palermo. L’entusiasmo era grande
ed aveva contagiato tutta la comunità che aveva già raccolto
l’adesione di 65 elementi, con l’interessamento della parrocchia,
del Sindaco che aveva offerto il garage, sala riunioni ed il pagamento
di utenze, mentre privati avevano offerto la sede e preannunciato elargizioni
per le spese di gestione. Sin dall’inizio del 2003 era stato invitato
ripetutamente il vertice provinciale dei volontari del Soccorso della
CRI ad esporre le finalità della CRI e le modalità per creare
un gruppo di Volontari del Soccorso; questi ha sempre temporeggiato fino
ad obbligare il gruppo ad interessare direttamente il Commissario del
Comitato Provinciale CRI di Palermo, Dr. Salvato, il quale si è
subito prodigato per far dare seguito alla richiesta di organizzare un
corso di formazione da parte del Gruppo di Alimena . Dopo 18 mesi però
ancora nessuna risposta scritta da parte dei Vertici dei Volontari del
Soccorso CRI della Regione, anch’esso interessato, ed emerge invece
una vera azione di opposizione nei confronti del Commissario Salvato,
a causa di beghe interne. L’unico esito dell’amara vicenda
è stato di creare frustrazione negli aspiranti, arrecare danno
alla comunità ed allo sviluppo della Associazione CRI nel territorio.
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