Saluto di benvenuto del Sindaco
Antonio Salvatore Calabrese
Eccellenza Reverendissima,
affettuosamente grato per la Sua presenza, Le do il benvenuto nella Casa Comunale, simbolo e luogo di rappresentanza, della comunità civile di Alimena.
Unitamente agli Assessori della Giunta Comunale, ai Consiglieri Comunali, ed ai Dipendenti tutti che qui quotidianamente operano al servizio e nell'interesse dei cittadini, desidero porgerLe un caro saluto di auspicio per la settimana intrapresa tra la nostra comunità, lieta della Sua Visita Pastorale.
In questa occasione, come avrà già avuto modo, potrà giungere ad una completa, diretta e approfondita conoscenza delle problematiche più significative che vive la nostra gente, grazie alla opportunità di incontrarla nei luoghi di lavoro, di convivenza, di svago, lì dove vive ed opera con laboriosità e devozione, nella comune edificazione del bene comune.
La nostra è una piccola Comunità, segnata innanzitutto dall'oramai lungamente perpetrato fenomeno dell'emigrazione che l’ha progressivamente indebolita numericamente ma che, al tempo stesso, l'ha resa più salda in coloro che sono rimasti. Grande e continuo è, infatti, l'impegno a voler porre in essere le necessarie opportunità che siano occasione di sviluppo e di progresso a salvaguardia dei nostri valori e principi nel costruire il futuro dei nostri giovani.
L'Amministrazione Comunale, nonostante i pochi strumenti a disposizione per impedire l’ulteriore abbandono, ha cercato in questi anni di garantire, ed ove possibile, incrementare tutti quei servizi che, oltre a fornire una qualità migliore della vita sociale potessero anche essere sbocco occupazionale, al fine di evitare un ulteriore allontanarsi dal nostro comune che, con i suoi circa 2.300 abitanti attuali, è annoverato tra i piccoli comuni della provincia di Palermo.
Le oltre 1.000 famiglie, che qui risiedono, costituiscono l’asse portante delle nostre attività amministrative perché, ben sappiamo, solo grazie alla loro centralità sociale può costruirsi una prospettiva di futuro migliore per i giovani. Se i nostri giovani dovessero perdere la loro fiducia, ancorata nei valori più forti e strenui della nostra comunità, se dovessero incontrare continue difficoltà nel costruire nuove famiglie, finirebbero con l'abbandonare il paese e col depauperare l'intera comunità di quelle risorse umane e sociali di cui tutti abbiamo bisogno.
La comunità ecclesiale locale ha sempre offerto un serio e sincero supporto a questo impegno, sostenendolo attraverso le attività caritative ed assistenziali alle quali abbiamo cercato di dare, talvolta in modo non sempre soddisfacente, tutto il nostro contributo amministrativo e politico.
Con essa continueremo a collaborare nel solco del principio si sussidiarietà che sempre abbiamo cercato di rispettare al fine di riconoscere e promuovere quanto emerge dal basso, senza mai voler imporre o prevaricare le libere attività che la società civile intende portare avanti.
Eccellenza, ha già avuto modo di incontrare e conoscere i bambini ed i giovani che vivono ad Alimena: sono certamente per la Chiesa e per l'Amministrazione Comunale gli interlocutori privilegiati per ogni iniziativa ed attività. In modo particolare i giovani, i quali, anche se qui vivono lontani dalle grandi città, non sono certamente sottratti a certi modelli di comportamento e di idealità che, soprattutto attraverso i media, attecchiscono anche nella nostra piccola comunità. Entrambi, ciascuno per propria parte, dobbiamo poter offrire alla nostra comunità ideali ed obiettivi concreti e realizzabili con cui costruire una società in cui si affermino i valori più positivi della natura umana, quelli con cui rendere più coesa la nostra popolazione e fare in modo che si possa guardare tutti insieme al futuro con speranza.
In questa occasione desidero ribadirLe tutto il mio impegno personale e quello dell'Amministrazione che rappresento, perché si possa portare avanti un progetto concreto e serio in grado di dare a tutti i nostri concittadini una prospettiva di sereno e condiviso sviluppo.
Ancora Grazie, Eccellenza
Antonio Salvatore Calabrese
|
lntervento del Consigliere Antonia Richiusa nella seduta del 17/04/2007 alla presenza del nostro Vescovo
Reverendissimo Monsignor Sgalambro,
Le porgo il benvenuto della nostra comunità e La ringrazio a nome mio e dei Gruppi Consiliari di avere voluto incontrare in questa Assise tutti Noi.
Voglio sottolineare come da sempre la Chiesa nella nostra comunità abbia rappresentato e rappresenta un baluardo a garanzia dei più deboli, degli svantaggiati, di coloro i quali vivono ai margini delta società.
In qualità di rappresentanti del popolo di Alimena, Noi tutti abbiamo il dovere di essere presidio di legalità, trasparenza e soprattutto di salvaguardia dei principi fondamentali di convivenza civile.
In questa direzione vogliamo svolgere il nostro compito unitamente a coloro i quali condividono la stessa opinione per salvaguardare le solide basi di tolleranza e fratellanza che sono le fondamenta della nostra comunità.
Voglio invitarLa, Unitamente al nostro Parroco Padre Salvatore Mocciaro, ad esserci vicino, come in passato, per fronteggiare le grandi difficoltà del nostro tempo, che coinvolgono la nostra comunità come anche gli altri paesi dell'entroterra siciliano e madonita e per le quali è necessario essere tutti assieme, stringere un patto di azione condiviso, dove ognuno per la propria parte possa svolgere il ruolo che gli viene assegnato dalla popolazione.
Non voglio dilungarmi ulteriormente, ma in questa importante occasione è opportuno sottolineare che Tutti insieme possiamo sconfiggere i mali che affliggono la società di oggi e la Chiesa è sicuramente il presidio necessario a tale scopo. |