Che l’ edizione 1990 della Coppa del Mondo in Italia non è stata sicuramente tra le più spettacolari ed avvincenti si sà (Terzi Classificati), ma quello che più di tutti è rimasto nel cuore degli italiani è il ricordo di una grande e bella favola, quella del “picciotto” di Palermo che con i suoi goal e i suoi occhi “spiritati” portò l’ Italia quasi alla vittoria finale. Avere di fronte, seduti a pranzo in un’ atmosfera confortevole e conviviale, Salvatore Schillaci a raccontare alcuni aneddoti di quelle “notti magiche”, è stata un’ esperienza emozionante e ricca di buone prospettive per le probabili collaborazioni future che la sua sensibilità verso i giovani calciatori potrà produrre. “Ho accettato di buon grado l’invito del mio amico Pino Scrivano – dice l’ex giocatore di Inter e Juventus –  perchè sono sempre stato curioso di visitare Alimena di cui mi parla sempre, ed effettivamente ho trascorso una giornata in totale relax in un luogo dove l’ aria è fresca e salutare, i panorami splendidi, la gente cordiale  e una cucina deliziosa“. Arrivato in compagnia della futura moglie, di un’amica e di Giuseppe Moscarelli,’ assessore allo Sport del Comune di Roccamena, dopo un giro turistico per il paese e un paio di foto con alcuni simpatizzanti Schillaci ha lasciato Alimena con una promessa “magari – dice con un sorriso cordiale e credo un pò ironico – accetto pure l’invito di Enzo di fare una scappata a carnevale durante le vostre serate visto che alla mia ragazza piace molto ballare..”. Speriamo bene e un grazie a Totò per le sue gesta sportive, la disponibilità e la simpatia.

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