Alimena – Riconoscimento della Banda musicale “Santa Cecilia” quale gruppo di interesse Comunale e Nazionale in occasione dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia
La Giunta Comunale di Alimena, considerato che il Ministro per i Beni e le Attività Culturali ha istituito il Tavolo Nazionale per la promozione della Musica Popolare e Amatoriale, prima iniziativa di una serie di momenti culturali legati alle celebrazioni dei 150 anni dell′Unità d′Italia, con delibera n°5 del 18/01/2011 ha riconosciuto il Gruppo Musicale denominato Associazione Culturale Musicale “S. Cecilia” come “Gruppo di Musica Popolare e Amatoriale di Interesse Comunale” nell’ambito di un progetto Nazionale (“riconoscendo di fatto che questi gruppi, da un lato, sono intesi come espressione culturale tipica dei nostri territori e, dall’altro lato, come bacini di aggregazione sociale e culturale che favoriscono relazioni tra diverse generazioni, sviluppano le attitudini alla conoscenza e all’esecuzione musicale, avvicinano un ampio pubblico alla fruizione della musica colta e valorizzano la ricca tradizione locale e regionale e le vocazioni presenti nel territorio Nazionale”). “Oltre a caratterizzare con la propria partecipazione musicale le diverse manifestazioni e avvenimenti sociali della nostra comunità diventandone protagonisti attivi, tutelando e custodendo il patrimonio socio-culturale locale, abbiamo aderito volentieri – ha detto l’ assessore Enzo Albanese –perchè la nostra Banda musicale è una delle prime bande costituitesi nell’entroterra siciliano, risalente a metà ottocento e, per restare in tema, da racconti tramandati di generazione in generazione, si narra che accolse Garibaldi e gli uomini della spedizione dei mille allo sbarco in Sicilia”.
ASCOLTA ALCUNI BRANI
Primo brano:Sara (Gran marcia Sinfonica del compositore Salvatore Mauro.)
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Secondo brano: Sinfonia per un addio (Trascr A. Lo Mauro)
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Terzo brano: Poeta e contadino (Sinfonia di Franz Won Suppè (1819 – 1895))
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Quarto Brano:Manola (Musica Originale Nunzio Ortolano)
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Quinto Brano:Oregon (Musica Originale per banda di Jacob de Haan)
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Sesto Brano: i tre puntini (Musica Originale di Nunzio Ortolano)
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Settimo brano: Gazza ladra (Sinfonia di Gioachino Rossini)
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Ottavo brano: Metro Dinamico (Musica Originale di Francesco Dipietro)
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Nono brano: Marcia Trionfale (Sifonia di Giuseppe Verdi)
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Decimo brano: The Kink (Marcia di Archibald MIrriI)
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Undicesimo brano: Marcia Radetzky
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ORGANICO STRUMENTALE
Ottavino: Antonietta Gulino
Flauto: Sabina Oddo,Ornella Di Gangi,Claudia Calabrese
I° Clarinetto: Alessandro Gennuso, Marco Falzone, Salvatore Uglialoro, Riccardo Macaluso,Giuseppe Gianforte
II° Clarinetto: Antonio Rugnone,Maddalena Mascellino,Enrico D’Amico,Claudia Giardina
Sax Soprano: Roberta Federico,Angelo Mascellino
Sax Contralto: Alessandro Federico,Antonio Polizzi,Alessia D’Angelo,Antonio Di Salvo
Sax Tenore: Salvatore Mascellino,Piero Li Puma
I° Corno: Prof. Gianfranco Lombardo,Salvatore La Placa
II Corno: Roberta Di Gangi,Sabrina Cerami
III Corno: Fabiola D’Alberti, Alessandra Cefalà, Roberta Biccica
Fl.Sopranino: Franco Russo, Alessio Moscarino
Flic. Soprano: Salvatore Mantegna,Prof Francesco Profita
Fl.Baritono: D’Amico Giuseppe,Francesco D’Alberti, Santo Di Maggio
I Trombone: Prof.Pasquale Lalumia
II Trombone: Pierluca Scalisi
I° Tromba: Michele Picciuca,Giuseppe Polizzi,
II° Tromba: Salvatore Dell’Aria,Andrea Mantegna
Fl.Contrabasso: Pietro Richiusa, Giacomo Ippolito, Salvatore Vazzano,Francesco Brucato
Percussioni e Timpani: Antonio Polizzi, Salvatore Pantano,Gianni La Placa
Batteria: Angelo Li Pera
Direttore M° Antonino Lo Mauro
Questo riconoscimento deve essere ulteriore stimolo per migliorare sempre di più, abbiamo tutti la responsabilità di tramandare un importante patrimonio culturale ultra centenario che abbiamo ereditato. Ringrazio tutti i componenti del corpo musicale, il maestro, il sindaco, l’amministrazione comunale e la cittadinanza tutta.
La musicologia ha recentemente prestato attenzione al fenomeno bandistico, a lungo sminuito e sottovalutato, sottolineando la sua rilevanza storica ma anche estetica (si ricordi la presenza della banda sul palco nell’opera) nel panorama della cultura musicale italiana dell’Ottocento.
Fu proprio in quest’epoca, infatti, che il fenomeno bandistico si sviluppò e vide il suo massimo splendore; è inoltre durante questo secolo che le bande passarono dal loro tipico carattere militare ad uno volto più alla vita civile: ecco allora che si può ritrovare la presenza di corpi musicali anche in chiesa, nelle piazze e nei teatri. Recarsi ad ascoltare un concerto di una banda significava (e significa tuttora) incontrare altre persone, condividere con esse degli spazi ma anche valori comuni. Il termine banda è utilizzato per indicare un complesso musicale formato da strumenti a fiato, sia legni che ottoni, con l’aggiunta di alcune percussioni.
È doveroso ricordare che alla sorgente delle bande civiche vi erano le bande aggregate alla Guardia Nazionale, un organismo nato durante il dominio napoleonico, volto a garantire la sicurezza interna alle mura contro disordini e briganti e addetto alla sorveglianza di palazzi, istituzioni, porte, ponti, caserme e carceri, in appoggio ad organi di pubblica sicurezza costituiti al tempo. I musicanti delle bande civiche risultavano essere membri a tutti gli effetti della Guardia Nazionale e come tali vestivano una divisa ed erano sottoposti a disciplina militare.
Vi erano altresì diversi ex-suonatori di bande reggimentali i quali, tornati in paese dopo il congedo, decidevano di formare un complesso bandistico sul modello delle bande dell’esercito. Dopo la Rivoluzione Francese la banda intraprese un lungo processo di trasformazione per quanto concerne il perfezionamento degli strumenti. Ad esempio Adolphe Sax, un costruttore di strumenti belga (Dinant 1814 – Parigi 1894), contribuì in maniera determinante allo sviluppo delle bande con l’invenzione del saxhorn (uno strumento simile al flicorno), l’introduzione dei pistoni negli strumenti di ottone ed il perfezionamento del clarinetto tramite il sistema a chiavi di Böhm.
Il musicologo Antonio Carlini, nel suo saggio sulle bande musicali nell’Italia dell’Ottocento (Le bande musicali nell’Italia dell’Ottocento: il modello militare, i rapporti con il teatro e la cultura dell’orchestra negli organici strumentali presente in Rivista Italiana di Musicologia, xxx/1, 1995), riporta una statistica pubblicata dal giornale teatrale milanese Il Trovatore, secondo la quale nel 1872 (dunque nel periodo post-unitario), in Italia risultavano censite 1494 bande e 113 fanfare civili (complessi formati da soli ottoni), 78 bande e 40 fanfare militari.
Si può dunque affermare che nel periodo immediatamente successivo all’unità d’Italia le bande fossero ancora associate ad attività di stampo prevalentemente militare. Tuttavia, col progressivo consolidarsi del Regno d’Italia si stava manifestando l’esigenza di utilizzare la banda con funzioni differenti da quella militare, orientate verso le diverse manifestazioni della vita civile. Il supporto della banda alle attività militari andò quindi via via scemando per lasciare spazio ad un impiego che potesse essere più di tipo civile.
Questo è ciò che la banda musicale di Alimena è diventata.
Grazie al Signor Sindaco e all’Ass. Albanese.
Salvatore Dell’Aria.