Alimena (Pa) – Slot Machine, nel 2016 spesi 673.000€ e negli altri comuni madoniti non va meglio. Cosa fanno le Amministrazioni Pubbliche?
La dipendenza dal gioco in ogni sua declinazione, dalle slot machine alle video lottery, è stata conclamata dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità come vera e propria “malattia sociale” che rientra tra i disturbi e i comportamenti d’abuso e di dipendenza e colpisce diversi ambiti di chi ne è coinvolto ovvero quello psicologico (l’ossessione del gioco comporta senso di onnipotenza, nervosismo, irritabilità, sensi di colpa, tendenza alla superstizione e alterazioni dell’autostima), quello fisico (cefalea, l’utilizzo di sostanze stupefacenti o alcol e sintomi fisici di ansia come tremori e sudorazione) e quello sociale (danni di tipo economico, lavorativo, difficile gestione del denaro e isolamento sociale), inducendo colui che “gioca” alla necessità di giocare e alla sofferenza nel caso in cui è costretto ad astenersi. Questo avviene perchè c’è il desiderio di recuperare il denaro andato perso e ciò può portare a perdere la concezione del tempo e la quantità dei soldi scommessi.
Ad Alimena i numeri sono allarmanti: quasi 700.000€ è quanto hanno speso gli alimenesi nel 2016 nelle sole nove slot machine presenti. I dati, forniti dal Monopolio (a breve usciranno quelli ancor meno confortanti del 2017), raccontano di una montagna di soldi che quotidianamente viene riversata nelle macchinette infernali.
E se Alimena piange gli altri comuni madoniti non ridono anche perchè le nostrane Pubbliche Amministrazioni non sembrano avere la giusta sensibilità per arginare un problema che invece produce notevoli danni sociali.
Clicca nell’immagine sotto per ricercare il tuo Comune (incrociando i dati di popolazione (Istat), reddito (Mef) e raccolta gioco (Aams), Gedi e Visual Lab in collaborazione con Dataninja hanno creato un database interrogabile in grado di mostrare dove e quanto si gioca in oltre 7 mila comuni italiani).
Ma a chi vanno le Vincite? Nel 2016 il 71,6 per cento delle vincite è tornato nelle tasche dei giocatori, che però continuano a giocare alimentando un circolo vizioso. Il resto degli incassi, pari a oltre il 28 per cento (28,3%) va allo Stato (17,5% contro il 13% del 2015), agli esercenti (6%), ai gestori (4,3%) e ai concessionari (0,5%).
Nel caso di Alimena (dove sono presenti 9 apparecchi) questo significa che ogni singola macchinetta produce un incasso per l’esercente (barista o tabaccaio) di circa 1.200€ annui, per un totale di circa 11.000€ annui, cioè circa 950€ al mese.
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