Alimena (Pa) – La Maggioranza non ha i numeri. Giovedì prossimo la “quarta” seduta che potrebbe portare al Commissariamento del Consiglio.
Nella seduta consiliare di Giovedì scorso 21 Novembre, dopo altri due Consigli andati in fumo e con il Sindaco sempre assente, la Maggioranza è andata definitivamente sotto nonostante la necessità di approvare punti importanti come il Dup e una variazione di bilancio.
In sostanza questa Maggioranza non ha più i numeri e quindi visto che:
- il Presidente del Consiglio Comunale risulta informalmente dimesso;
- la Consigliera Geraci non pervenuta già da tempo;
- la Consigliera Mascellino fuori posto;
- una Giunta improponibile e con un vice-Sindaco imbarazzante;
- a Giugno 2025 matureranno i due anni necessari per presentare la mozione di sfiducia al Sindaco,
a meno che non si voglia restare altri 3 anni e mezzo senza Consiglio e con il solo Impunito a traccheggiare norme e denaro in barba ad una intera Comunità,
si invitano tutti i Consiglieri Comunali, prima che il Consiglio rischi di essere commissariato – come sembra auspicare il Sindaco per evitare la sfiducia – a intervenire per arrestare questa deriva, anteponendo l’interesse generale della collettività agli interessi personali di consenso di questo Sindaco e a iniziare a considerare seriamente la mozione di sfiducia sopra citata.
Sindaco tralaltro col quale, anche a più alti livelli politici, nessuno (Lega a parte) vuole più averci a che fare, a cominciare dall’ Assessore Regionale Aricò, anch’egli transitato in Sala Balducci in occasione delle ultime Comunali 2023 (e che era riuscito, nell’ incredulità generale, a farlo riavvicinare, dopo 30 anni, all’ “undicesimo candidato”, referente locale di Fratelli d’Italia, e vincere così le elezioni), che sentito telefonicamente, in maniera molto secca e con una punta di ironia, alla nostra domanda sull’ennesimo cambio di casacca di Scrivano, così ha risposto: “a me? Chieda a lui… penso che fa prima?“.
Giovedì 28 prossimo è previsto il “quarto” tentativo di Consiglio Comunale per approvare una quarta “delicata” variazione di bilancio che potrebbe portare al Commissariamento.
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