Alimena (Pa) – La “Democrazia non partecipata” di Scrivano e i verbali fasulli per finanziare le Luminarie di Natale

Alimena (Pa) - La

Secondo la legge regionale 5/2014 (art. 6, comma 1), ogni anno i Comuni Siciliani sono tenuti a spendere almeno il 2% dei fondi che ricevono dalla Regione con forme di democrazia partecipata, quindi coinvolgendo i cittadini nella scelta dei progetti da realizzare con questi fondi.

E se il tentativo alla base della “democrazia partecipata” è quello di andare oltre la delega totale del potere ai rappresentanti politici, ad Alimena, sono proprio i rappresentanti politici ad invitare le Associazioni a non partecipare, a non presentare progetti, altrimenti “ci resto male” chiosa il Sindaco, quando invece dal verbale dell’incontro risulta esattamente il contrario e cioè che il Sindaco ha invitato i cittadini a presentare progetti affinché si possa realizzare “una sana politica di democrazia partecipata.

Che tristezza!! Ma, ormai, che questo Sindaco sia inadeguato, perché sempre pronto a tradire lo spirito e le regole di ogni cosa, lo sanno anche le pietre.

L’unica che ha avuto il “permesso” a presentare progetti é stata l’Associazione “A Casazza”, dell’ ex-comunista convertitosi al verbo di Scrivano dopo decenni di onorati comizi spesi a vanvera, quando ancora le colline fertili di oggi gli apparivano ruvide “montagne di merda”.

Lo stesso mero esibizionismo, insomma, che mostra quando pensa che restituire al Comune gli incassi delle degustazioni durante la manifestazione sia gesto nobile: una pagliacciata in sostanza, perché basterebbe, ad esempio, metterli a fondo cassa e non chiedere contributi per il prossimo evento organizzato. 

A dividersi il fondo di € 11.300,00 sulla base di 53 schede di espressione individuale (contro le 339 del 2022), saranno, dunque, l’ Associazione “A Casazza” con “Il presepe vivente 2023”, alla quale spetteranno 5.800 € contro i 3.856,00 € dell’anno scorso (più € 3.000 per “Il cibo dei pastori” deliberati con altro atto di Giunta il 16 Novembre) e l’ Amministrazione Comunale stessa con “Le Luminarie di Natale 2023” alla quale andrà la restante parte di 5.500 €.

In definitiva la domanda è: perché ci sarebbe rimasto male se qualcuno avesse presentato dei progetti? Forse ha problemi a chiudere il Bilancio? forse deve qualcosa a qualcuno? O cosa?

Perché, a ben guardare, questa sua uscita ha tutta l’aria di una bella minaccia, anche se garbata: o fai cosi o ti giochi i futuri finanziamenti.

In ogni caso:

GIÙ LE MANI DALL’ UNICO STRUMENTO VERO A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI.

Le Luminarie si sono sempre pagate da altro capitolo e non possono rientrare in questo contenitore. Parlare sempre di milioni di euro per poi non riuscire a trovarne cinquemila, tanto da entrare a gamba tesa nello strumento della “Democrazia partecipata” per reperirli, con tanto di menzogne agli atti, la dice lunga sulle sue capacità morali ed amministrative.

Viva la democrazia e complimenti anche a quelli che continuano ad abboccare alla sua incompetenza!!!

Per approfondimenti è possibile visitare il seguente sito:
https://www.spendiamolinsieme.it/comune/alimena/?anno=2022

 

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1 Commento
su “Alimena (Pa) – La “Democrazia non partecipata” di Scrivano e i verbali fasulli per finanziare le Luminarie di Natale”

  1. Messaggio facenook del 09/01/2024 –
    RENDICONTO ECONOMICO DELLA 5° EDIZIONE DEL PRESEPE VIVENTE E DELLA MANIFESTAZIONE ASSOCIATA “IL CIBO DEI PASTORI”
    Al termine della 5° edizione del presepe vivente e della manifestazione associata, denominata “Il cibo dei pastori”, pubblichiamo, come è nostro consolidato costume, il rendiconto economico.
    Per il presepe vivente sono stati spesi euro 5.785,82 a fronte del preventivo di euro 5.806,00. La manifestazione è stata interamente finanziata coi fondi regionali della democrazia partecipata.
    Per la manifestazione il cibo dei pastori sono stati spesi euro 1.948, 40 a fronte dei 3.000 previsti, finanziati con un contributo del Comune. Sono stati riscossi 180 ticket per complessivi euro 900, pertanto l’impegno economico del Comune si riduce ad euro 1.048,40.
    Avendo già percepito un anticipo di euro 1.500, l’associazione restituirà al comune euro 451,60.
    Qualcuno ha definito questo atto e, ancora di più, la restituzione del ricavato del ticket, “pagliacciata”, noi lo chiamiamo doveroso atto di trasparenza e ancor di più, atto legalmente dovuto, dal momento che si utilizzano soldi pubblici con i quali non si può e non si deve fare cassa.
    Una massima del letterato, filosofo e aforista francese del XVII secolo, La Rochefoucauld recita “le menti mediocri condannano abitualmente tutto ció che oltrepassa la loro capacità di comprensione” quindi non vale la pena di perdere tempo a spiegare cose che non si possono e non si vogliono capire. D’altra parte, che stiamo percorrendo la strada giusta lo dimostra l’entusiasmo dei cento e più partecipanti a quest’ultima manifestazione, così come a tutte le altre che l’hanno preceduta, la disponibilità dei cittadini nel mettere a disposizione le loro case per allestire le postazioni, il sostegno dei commercianti che spesso ci regalano la loro merce o che in ogni caso ci applicano spontaneamente degli sconti non richiesti, l’assoluto volontariato degli artigiani, muratori e sarte in testa, che realizzano la scenografia e i costumi, la professionale collaborazione di tutti gli impiegati comunali che, ognuno per la sua parte, ci aiutano nel disbrigo delle doverose pratiche burocratiche e per finire, il sostegno dell’amministrazione comunale nel finanziare le nostre iniziative così come tutte quelle proposte dalle altre associazioni di Alimena.

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