Pasqua ad Alimena 2009: foto e video della Settimana Santa (video)
Domenica 5 aprile 2009 in occasione della Domenica delle Palme, come ogni anno, in Piazza Regina Margherita, il Parroco, nel ricordare l’ingresso trionfante di Gesù a Gerusalemme, ha proceduto alla benedizione delle Palme e dei ramoscelli d’ulivi recati in mano dai fedeli sul sagrato della Chiesa Madre cui ha fatto subito seguito la celebrazione della S. Messa.
Nel pomeriggio, e fino a mercoledì, alle ore 17.00 si sono celebrati gli Esercizi Spirituali e la S. Messa con la partecipazione delle Confraternite, che a turno ed al ritmo di un tamburo, partendo dalla propria Confraternita, si sono recati in Chiesa intonando lungo la via i tradizionali “Lamenti”. La sera del Giovedì Santo si è celebrata la Funzione e la S. Messa in Chiesa con la suggestiva “Lavanda dei Piedi” a cui hanno partecipato alcuni Confrati, appartenenti alle diverse Confraternite, a simboleggiare i dodici Apostoli durante “l’Ultima Cena”.
Alle ore 22.00 si è realizzata la tradizionale “Fiaccolata”. Il corteo, preceduto da fedeli, disposti in fila con le fiaccole accese, ha accompagnato in Processione i piccoli simulacri della “Sacra Urnia”, della “Madonna Addolorata” e di “Maria Maddalena”, che secondo un’antica tradizione, dalla Chiesa M. SS. del Carmelo ha proceduto per le vie cittadine e dopo esser confluito alla Chiesa del SS. Calvario ha fatto ritorno alla Chiesa M. SS. del Carmelo. Essa si svolgeva in origine durante le prime ore del mattino, prima che i contadini si recassero al lavoro nei campi, e le fiaccole erano realizzate con fasci di cannella selvatica a simboleggiare le torce dei soldati che “presero Gesù nell’orto degli ulivi”.
Il Venerdì Santo mattina è iniziata la “Visita ai Sepolcri” dei Confrati e dei fedeli e alle ore 12.00 si è celebrata in Chiesa l’Adorazione della “Santa Croce”. Nel pomeriggio i fedeli e i Confrati hanno recitato il “Credo” cristiano sulla gradinata che conduce alla Chiesa del SS. Calvario, un “Credo” per ognuno dei trentatrè gradini, tanti quanti sono gli anni di Gesù.
Alle 19.30 è iniziata poi la solenne Processione durante la quale i Simulacri della “Sacra Urnia”, della “Madonna Addolorata” e di “Maria Maddalena”, sono stati portati sulle spalle dai fedeli, preceduti dai Confrati che in ordine, nella loro veste tradizionale (Cappa) e con le proprie insegne, hanno intonato i “Lamenti. Il corteo a cui hanno partecipato numerosissimi fedeli e le Autorità locali, civili e religiose, dalla Chiesa del SS. Calvario ha proceduto lungo le vie principali del Paese accompagnato dalla Banda Musicale che per l’occasione ha eseguito commoventi marce funebri.
La processione ha infine sostato davanti la Chiesa Madre dove il Parroco, all’aperto, ha recitato l’Omelia e impartito la “Benedizione”. Dopo l’Omelia i fedeli hanno accompagnato in processione i Simulacri alla Chiesa del SS. Calvario dove hanno la loro sede stabile. Sabato alle ore 23.00 in Chiesa si è celebrata la Funzione sacra che rievoca lo straordinario evento della “Resurrezione di Gesù”.
Questi eventi, come sempre, hanno fatto confluire in Paese un gran numero di visitatori. Particolare rilievo hanno avuto le lamentanze, canti dialettali polivocali che rievocano la Passione di Gesù, molto apprezzati per il loro valore storico e culturale. I “Lamenti” sono, infatti, la caratteristica peculiare della Settimana Santa ad Alimena. Essi si tramandano da genitore in figlio e da confrate anziano a confrate giovane e, soprattutto all’inizio, mediante la tradizione orale. I “Lamenti” contribuiscono a rendere ancora più suggestiva e particolare l’atmosfera nei giorni di Pasqua.
Oltre a rievocare la Passione di Gesù, il grido dei lamentatori, infatti, è quello del dolore della Madonna che perde il proprio Figlio per l’umanità e dell’umanità stessa che implora perdono consapevole delle proprie colpe per l’immane sacrificio della crocifissione. Domenica di Pasqua, infine, a conclusione di una settimana di manifestazioni e di preghiera nella Chiesa Madre si è realizzato lo spettacolo teatrale a tema sacro “Agnidduzzu ‘nuccenti” a cura dell’Associazione Culturale “Teatro della Rabba” di Petralia Sottana a cui hanno partecipato i Confrati Lamentatori.
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ciao
è bello non dimenticare il passato.
esso vive nei racconti, nei costumi, nei proverbi, nelle feste nei bellissimi lamenti che anno dopo anno rendono emozionante uno dei momenti più solenni della religione cristiana.
in ciò si racchiude indubbiamente tutto ciò che fa parte della tradizione popolare. essa crea, conserva, tramanda e rinnova la vita sociale.
la tradizione popolare è inoltre un patrimonio inestimabile di valori pratici, etici ed estetici e proprio per questo motivo, noi tutti , dovremmo impegnarci affinchè il nostro piccolo paesino possa attuare al meglio il suo processo di modernizzazione senza però dimenticare il suo passato.
a tal proposito vorrei ringraziare il sindaco e l’amministrazione comunale perchè da ciò che ho visto in queste festività pasquali, hanno intrapreso un processo di valorizzazione delle nostre risorse-tradizioni che spero possano sfociare il prossimo anno nella rappresentazione della casazza.
ciao
salvatore dell’aria