Alimena (Pa) – “Ci vediamo Domenica”, riconfermato l’evento con Alessandro Rugnone, arrivano le scuse dell’ Assessore
Si chiude con una buona notizia questa “crazy” vicenda: la serata si farà. Nel messaggio che gentilmente Alessandro Rugnone ha voluto inviarmi, in seguito alle scuse dell’ Assessore Mustafi, dopo il rigido botta e risposta di questa mattina, la conferma in positivo che il buon senso la vince sempre:
“Torno sui miei passi e accolgo la tua proposta, Natasa.
Ci vediamo domenica.
Chiedo scusa per le parole feroci, e il tono violento che ho usato. MI rendo conto di avere oltrepassato la misura. Mi scuso per aver esagerato nei toni e nella durezza, la voglia di esserci era tanta, e la possibilità che questa occasione ci fosse tolta (noi come comunità), mi ha fatto andare su di giri. Questo non giustifica, ma può servire a spiegare i toni che con la bellezza di domenica non hanno nulla a che fare. Voglio esserci e pensare alla gioia che sarà.
Non posso a questo punto garantire per i miei collaboratori.
Ma io sarò di sicuro presente
La grinta e l’energia hanno le loro zone d’ombra…
Adesso aspetto l’alba di domenica 27″ .
Nel tardo pomeriggio l’ Assessore aveva affidato al Caleidoscopio delle Madonie, la sua lettera di scuse:
Ore 18.59 – Assessore Mustafi:«Caro Alessandro, sono davvero molto amareggiata per l’epilogo della vicenda, determinato forse da incomprensioni alimentate dai limiti che presenta la comunicazione a distanza. Personalmente mi sento offesa per le critiche che ho letto ma, come amministratore, non voglio e non posso farmi dominare da emozioni personali che voglio relegare nell’angolino più remoto della mia sfera privata. Voglio quindi fare un esercizio di umiltà a beneficio dei giovani del nostro paese. Comincio quindi col chiederti scusa per averti palesato le difficoltà di carattere finanziario che, purtroppo, governano l’attività dei Comuni e che, unitamente agli adempimenti di carattere burocratico, rappresentano dei mostri quasi invincibili con cui misurarsi quotidianamente nell’amministrazione della cosa pubblica. Eh si! ho dovuto imparare che qualsiasi spesa pubblica, anche la più modesta, deve essere preceduta da un formale impegno di spesa. Perciò capisco la tua irritazione! Ho molto apprezzato la tua disponibilità e ti ringrazio, comunque, per la tua generosità che è scaturita sicuramente da un forte senso di appartenenza alla nostra comunità, che riempie tutti noi di orgoglio. Dopo essermi scontrata con il tuo silenzio ed aver letto il tuo messaggio, ho letto e riletto le tue e-mail ed ho riepilogato mentalmente le numerose conversazioni telefoniche con te, per capire dove ho sbagliato; sai bene infatti che la proposta iniziale ha subito in progresso una vivace evoluzione, sia in termini di performance che di spesa (per carità, molto modesta in rapporto alla prestazione offerta, appena sufficiente a coprire la spesa e di ciò ti ringrazio ancora! Ma sicuramente superiore rispetto al budget preventivato), che mal si concilia con i tempi e gli adempimenti burocratici. In queste ultime settimane ho accarezzato il progetto, che ho vissuto come una rara e forse unica occasione di tangibile e insostituibile lezione di vita per i giovani Alimenesi, pochi, che ancora sono qui nonostante le insormontabili difficoltà; solo tu, infatti, conosciuto in carne ed ossa, appartenente alla stessa comunità, puoi testimoniare in modo efficace che i sogni possono realizzarsi, se credi nel tuo talento e ad esso ti dedichi con impegno, tenacia e perseveranza. E i ragazzi avrebbero senz’altro capito che ciascuno deve ricercare dentro di sé il proprio talento, non necessariamente artistico, cui dedicarsi con impegno, tenacia e perseveranza! Ti chiedo quindi, non per me, ma per i ragazzi della nostra piccola comunità, di rivedere la tua decisione; io dal canto mio mi impegno solennemente a garantire la copertura delle spese necessarie, anche contribuendo, ove necessario, con risorse personali. Mia nonna, che ricordo con molto affetto, mi diceva sempre che bisogna essere in due per litigare!»
In mattinata il botta e risposta, sembrava aver chiuso ogni speranza:
Ore 10.59 – Alessandro Rugnone: “Assessore ho letto la sua intervista. 1) Lei non mi avrebbe detto “la serata è annullata”? Falso. Se vuole sono disposto a procedere per via legale e ascoltare le registrazioni telefoniche. 2) io avrei preventivato 500 euro. Falso. Ho una mail che posso pubblicare in cui dico che prevedo un arco di spesa fra i 500 e i 700 (al mio paese da 900 a 700 ne mancano 200). Detto questo è proprio questo suo atteggiamento da “chi mi fa un favore” il limite più grande. 3) questa serata è stata pensata da me e l’amministrazione? Falso. Ho chiamato io il vice sindaco francesco federico. L’iniziativa è stata mia. Se permette mi prendo il merito di ciò che penso, almeno. 4) Io mi sarei rivolto a lei con arroganza? Falso. Vuole che pubblichi la mail che ho ricevuto da lei poche ore dopo che mi ha comunicato che la serata era stata annullata? Quella in cui adesso sostiene di avermi invitato ad aspettare qualche ora? Facciamo decidere ad altri chi si è posto con arroganza e incompetenza. Mi dica se vuole chiuderla qui o continuare. Io sono disposto a percorrere entrambe queste strade. Purchè non mi si affianchi a lei o a qualunque giovane alimenese responsabile della mala gestione di questa serata. Speravo lei avesse l’umiltà per riconoscere i suoi errori, e se ne assumesse la responsabilità. Questa è l’ultima possibilità che le do per farlo. Non volevo replicare ma non posso tacere di fronte alle sue bugie.
E anche sulle spese venute fuori all’ultimo. Falso. Marianna Caruso – la mia organizzatrice – due settimane fa ha parlato con Giacomo Ippolito per la SIAE. L’unica spesa “nuova” sono le 200 euro che io ho preteso prima della serata per agibilità/assicurazione. Di grazia, a quali altre spese si riferisce nella sua intervista?
Aspetto una sua smentita o rettifica. Sono molto dispiaciuto per lei“.
Ore 10.40 – Assessore Mustafi: «È andata così, chiamo ad Ale per parlare dei miei dubbi, dicendo che rispetto al prezzo pattuito di 500 euro arriviamo al doppio. E chiedo che facciamo? Lui non risponde ed io allora dico: “Allora annulliamo?”Alessandro non risponde, stacchiamo, ma non avevo capito che si era arrabbiato se non dopo un suo sms arrivato qualche minuto dopo. Io chiamo la ragioneria e chiedo a Rugnone di rifletterci, di ripensarci. Il silenzio assoluto e poi ha inviato la lettera in cui diceva d’aver annullato tutto». «Ho cercato in tutti i modi di recuperare, se ho torto da politico, anche lui ce l’ha da artista, perché non è stato molto chiaro e serio, cambiando i programmi di continuo e da persona superba non ammette errori. Io avrei voluto risolvere la questione, ma non risponde più al telefono»
Sotto la lettera da cui tutto ha avuto inizio:
Ricevo una chiamata dall’assessore che mi informa che la serata del 27 è annullata.
Sono arrabbiato e offeso.
Mi sfogo scrivendoti in fretta, caro Enzo, mentre corro in aeroporto per prendere un aereo.
Il mio lavoro è fatto di viaggi.
E mi dispiace non aver potuto viaggiare li, e per una sera viaggiare insieme.
Con la gente di Alimena.
Scrivo e mi sfogo, e approfitto di questo spazio, imbrattandolo un po’ della mia rabbia, di questo momento.
Ma sarà la prima e ultima volta, perché non ho alcuna intenzione di rispondere ad alcuna replica, qualora ve ne fossero. Mi sembra dovuto dire a chiare lettere come sono andate le cose a chi domenica, e che bello erano tanti, mi aspettavano.
Dirlo una volta. Che due sarebbero troppe.
Quindi grazie per questo spazio.
La causa pare sia da attribuire ad un esubero – di un paio di centinaia di euro – di spese, sui costi vivi da me (?) preventivati. Premesso che non faccio l’organizzatore teatrale, ne il ragioniere (che – lui si – avrebbe tutte le competenze per ufficializzare un preventivo), io ho comunicato, circa un mese fa, orientativamente un arco di spesa che – secondo me – avrebbe abbracciato tutti i costi vivi. L’ho fatto avendo contattato, personalmente, un service che avrebbe fatto un prezzo stracciato. Questo service poi ha revocato la propria disponibilità, visto che il pagamento da parte del comune sarebbe arrivato dopo la serata e non prima, come da lui richiesto.
A questo punto l’organizzazione, per quanto mi riguarda, è stata totalmente gestita dal comune. Ed è strano che mi si accusi di aver preventivato una spesa diversa da quella reale, visto che il comune ha successivamente utilizzato un proprio contatto diretto per il service, una persona che io non ho il piacere di conoscere e del cui lavoro non potrei ne mi sognerei mai di preventivare un bel niente (qualora decidessi – cosa che non ho fatto – di occuparmi dell’amministrazione di un evento che mi vede protagonista…)
Io, desiderando ardentemente questa serata ad Alimena ho detto sin da subito di essere disponibile a partecipare e mettere a disposizione gratuitamente il mio lavoro, se il comune avesse sostenuto le spese vive occupandosi dell’organizzazione: service, siae (che da due settimane era stato comunicato, dalla mia organizzatrice, andasse pagata, sia per i testi che avrei letto e sui quali sto lavorando da tre settimane, che per i brani musicali che avrebbero fatto da colonna sonora – anche qui un errore di organizzazione, perché la SIAE per la musica è stata pagata due settimane fa, quella per i testi andrebbe pagata adesso. Chiaro che pagarla DUE volte ha un costo superiore, ma questa è una mia deduzione, in fondo non lavoro nemmeno alla SIAE e quello che a me sembra un errore di organizzazione potrebbe non esserlo), 100 euro per ciascun attore (con i quali avrei assicurato contro possibili incidenti o infortuni sul lavoro, la presenza di noi attori sul palco. Lavoro gratis, ma se mi cade un faro in testa vorrei essere assicurato. Grazie.). E basta. Per la serata non ho chiesto alcun compenso. Zero euro.
Sono sconvolto. Ricevo una chiamata 4 giorni prima. Di cosa pensano sia fatto il mio tempo queste persone?
Abbiamo ricevuto tanti racconti, tanta, tanta gente mi ha scritto che ci avrebbe raggiunto domenica. Ho cercato di coinvolgere più persone possibili – alcuni hanno anche storto il naso quando hanno sentito il nome scognito di Alimena, me ne sono fottuto – volevo creare un evento che si integrasse all’immagine di Alimena. L’ho fatto con amore. Perché Alimena non sia il paese dei presunti voti di scambio con la mafia, non sia il paese delle tragedie dei ragazzi di 25 anni che saltano da un ponte e la fanno finita. Perché non sia solo questo. Nel rispetto del dolore di ognuno e con umiltà volevo fare la mia parte.
Umiltà, che è stata fraintesa. Perché ho la sensazione che in questo dono che volevo fare, si sia insinuato da parte del suddetto assessore un atteggiamento sbagliato, in cui troppe cose sono state date per scontato: il mio lavoro ha un valore e un prezzo, e se decido di farne dono dovrebbe – per come la vedo io – acquisirne ancora di più di valore.
Non sono a disposizione degli umori e la disorganizzazione di chi gestisce la cosa pubblica.
Sarei quanto meno in imbarazzo io al posto di questa persona che mi ha telefonato, sarei in difficoltà al posto di chi mi ha chiamato questa mattina e liquidato con una sufficienza a cui non sono abituato e che mi sdegna.
Il gesto non è stato colto. Imparo qualcosa da questa esperienza.
Che prima di regalare qualcosa, bisogna essere sicuri che chi abbiamo di fronte sappia riconoscerne il valore. E sia all’altezza di quel regalo. E sappia accoglierlo.
I miei in bocca al lupo assessore.
La saluto da qui, da lontano perché credo che non ce ne sarà più occasione.
IO DICO LA MIA SULL’EVENTO DI DOMENICA.
NEI CONFRONTI DI UN RAGAZZO CHE è RIUSCITO AD USCIRE DALLA GABBIA PER CERCARE SUCCESSO BENE.
MA GLI RACCOMANDO DI STARE LONTANO DAGLI AMBIENTI ALIMENESI,CHE HANNO UNA CAPACITà AUTODISTRUTTIVA CHE NON HA EGUALI AL MONDO. “L’INVIDIA è IL SENTIMENTO PIù SVILUPPATO”
SOPRATUTTO DA PARTE DI QUELLE PERSONE INCAPACI, O CHE NON HANNO MAI SAPUTO FARE NIENTE DI BUONO, ANCHE QUANDO HANNO AVUTO RUOLI IMPORTANTANTI”
L’ EVENTO ORGANIZZATO MALISSIMO, NON C’ERA UNA PERSONA DI FUORI. “COME I GIOCHI D’ARTIFICIO DI RESUTTANO FATTI DENTRO IL MAGAZZINO PER NON FARLI VEDERE A GLI ALTRI”
lui è stato bravissimo, è molto bravo e merita di recitare nell’ambiente che sta frequentando ultmiamente, ma onestamente non credo che doveva esser questo l’evento che doveva far girare l’economia di una sera ad alimena o attrarre chissa quanti centinaia di curiosi e fans dai paesi limitrofi. vuoi sapere la verita? a lui vanno i migliori complimeti ma altrettanti complimneti vanno a chi ha orchestrato l’attacco all’amministrazione xke non aveva accettato l’evento, onestamente credo che ne avremmo potuto fare pienamente a meno, questo a dimostazione che l’amministrazione cosi scarsa e con la vista corta non è, anzi credo proprio che i miopi siano altrove e che scrivono col solo scopo di buttare fango su questa amministrazione. cmq complimenti alessandro, un po meno ai rosiconi…..stavolta avete toppato
Com’è andata la serata?dopo tutti dibattiti nessuno parla?
Il Movimento Spontaneo dei Lavoratori dell’’Antincendio della Provincia di
Palermo ricorda che domani, lunedì 28 alle ore 9.30 si terrà una
manifestazione di protesta presso il Dipartimento Regionale Foreste di via Ugo a
Malfa n. 89 per:
1) sbloccare la situazione attualmente in stallo per TUTTI i lavoratori
dell’antincendio della Provincia di Palermo;
2) salari del mese di settembre. Data l’importanza dell’appuntamento chiediamo a
tutti un ulteriore sforzo perché si possa porre termine e giustizia alla nostra
battaglia.
Mi sento di dire che non è la solita passeggiata ma bensì una richiesta di un
sacrosanto diritto, quello del lavoro, quindi vogliamo le stesse giornate del
2011 che si ottengono modificando l’art. 25 della legge finanziaria, lo stesso
ci permetterebbe di sforare le giornate di garanzia. Un’ altro aspetto da non
sottovalutare è che gli operai dell’antincendio di Palermo non hanno ancora
completato le giornate di legge, a questo punto si ricorda a tutti: Lavoratori,
Politici, Dirigenti, Amministratori Comunali e Sindacati, che nel 2012 abbiamo
lavorato per 126 giorni, 25 giorni in meno rispetto all’anno precedente,
quest’anno siamo arrivati a 100 e non vogliamo per nessun motivo fare
ulteriori passi indietro. Vista l’importanza dell’incontro è consigliabile la
presenza degli operai.
L’unico spiraglio di luce che mi fa ancora sperare, sembra strano ma ancora si
può…
Michele Mogavero
Isnello
(addetto allo spegnimento incendi)