Alimena (Pa) – Fabio Giardina non ce l’ha fatta
Il venticinquenne Fabio Giardina di Alimena se n’è andato, ha smesso di soffrire. La notte tra sabato 2 e domenica 3 Marzo, verso le 03.30, Fabio si era lanciato nel vuoto, dal ponte di via Roma, ad Alimena, da un’altezza di circa 8 metri. Soccorso in prima istanza dal 118, chiamato da un suo amico che ha assistito alla tragedia, è stato portato, in condizioni disperate, all’ ospedale Policlinico di Palermo. Le sue condizioni, per vie dei danni al cranio, dopo aver fatto temere il peggio, sembravano essere migliorate, ma il suo cuore, giovane e forte, questa mattina verso le 12.30, ha cessato di battere. Possa la sua anima trovare quella pace che in terra gli è mancata. L’ultimo saluto sarà domani pomeriggio, giovedì 05 Settembre alle ore 16.00. Un abbraccio di cuore da tutta la comunità alla famiglia.
Funerale del 05 Settembre 2013
Sotto una pioggia incessante, un fiume di gente in piena, di dolore silenzioso, ha dato l’ultimo saluto a Fabio. Un abbraccio anche a don Cigno. Nonostante anche suo padre, ieri, sia salito in cielo, ha voluto presiedere questa funzione. Che le loro anime possano riposare in pace.
tristezza e sgomento, un abbraccio a tutta la famiglia!
a tutta la famiglia di fabio esprimo la mia vicinanza per questa terribile tragedia!
La notizia mi ha spiazzata. Il ricordo di Fabio, la sua tenerezza è nei miei più cari ricordi d’infanzia. Con affetto pongo le condoglianze alla sua famiglia . Fabio, che tu possa star meglio anche altrove.
Adesso tutti che chiamano i familiari e sono amici. ma dove eravate in questi sei mesi? quanti amici sono andati in ospedale a cefalù e nelle ultime settimane a palermo dove era permesso a fargli compagnia? Ragazzi svegliatevi ci sono molti ragazzi che vivono disagi ad alimena. cerchiamo di aiutarli ed evitiamo che si ripeta questa tragedia.
Fabio addio,
pregheremo ogni giorno affinchè la Tua anima, in paradiso, possa trovare gli “ ANGELI “ che Ti accompagneranno in un mondo dove non troverai più percorsi impervi e tortuosi.
Alimena Ti ricorderà per il Tuo sorriso, per il Tuo sguardo penetrante quotidianamente alla ricerca di affetto.
Che il Signore possa sorreggere per questo ingiustificato dolore tutti i tuoi Cari.
Ciao.
Antonio
Esprimo alla Famiglia Giardina le mie condoglianze per l’immensa perdita subita.
Ciao Fabio
dall’alto aiuta i tuoi familiari e i tuoi amici a superare questo incommensurabile dolore. Chi ti ha conosciuto ti ricorderà con tanto affetto e non dimenticherà il tuo bel sorriso.
Ha smesso di soffrire. Dove? Quando? Ha smesso di soffrire, di cosa? Del male causato da lui stesso nel lanciarsi nel vuoto o del male che portava con sé e gli ha fatto decidere per la morte?
Sono domande che occorre porsi. Ho un’amica il cui figlio, ugualmente “lanciatosi”, NON ha smesso di soffrire: è ancora in Ospedale ed oltre ai danni fisici, continua a vivere con quelli che l’hanno spinto “all’insano gesto”. Studiando psicologia si apprende che chi si suicida non lo fa perché NON ama la vita, ma, al contrario, proprio perché la ama. Ma non quella che vive, quella che vorrebbe vivere senza riuscirci. Mi sento vicina ai parenti ed agli amici, anche nella domanda che ci si pone in questi casi:- potevamo fare per lui qualcosa che non è stato fatto? Potevamo aiutarlo? Domanda che purtroppo resta senza risposta e, vista la fine, sembra anche tardiva. Un bacio. BiEffe
una tristezza infinita , sgomento.