Alimena (Pa) – Privato ristruttura autocarro della nettezza urbana acquistato nei primi anni 60
Con delibera di Consiglio Comunale n°7 del 06/02/1960 iniziavano le pratiche per l’acquisto di un furgoncino per lo sgombero delle immondizie, un Motoguzzi Ercole 500. A quasi 50 anni di distanza e su iniziativa di Luigi Gangi Chiodo, alimenese appassionato di auto storiche (ha già riportato a nuovo una FIAT 600 del 1955, tre FIAT 500 del 1968, 1970 e 1975, una Alfetta GT del 1976 e un Ape 601 del 1979), l’ Amministrazione Comunale ha deciso di esperire un’ asta pubblica per il trasferimento del Motocarro, già cancellato dal P.R.A, a privati, al fine di non disperdere il valore storico di un mezzo da lavoro d’epoca, aggiudicando, a Novembre 2010, il trasferimento dello stesso al sig. Luigi Gangi Chiodo. A distanza di più di un anno, con quasi 800 ore di lavoro, il vecchio motocarro (il cui cassonetto di chiusura è stato realizzato artigianalmente dal sig. Rovituso Pietro, vecchio fabbro oggi deceduto) ha ripreso vita, e per tutti i curiosi e appassionati sarà possibile visionarlo durante la prossima edizione di Mostra&diMostra 2012. “Ricordo da piccolo – dice Luigi – quando sentivamo arrivare il signor Filippo Spampinato, autista comunale di allora, il nostro gioco era salire sul furgoncino e percorrere un pò di strada lasciandoci trascinare penzoloni, ed oggi rivederlo a nuovo è per me motivo di gioia e soddisfazione“. “Complimenti vivissimi per l’ ottimo lavoro svolto che, insieme al motocarro, riporta alla luce anche un pezzo della nostra storia attraverso i ricordi che questa iniziativa ha suscitato in molta gente.” – replica il Sindaco Giuseppe Scrivano.
magico gigi,sei un grande!!!!!!!!!!!!!un abbraccio dal tuo amico maurizio.
Esprimo i miei complimenti al Sig. Luigi Gangi Chiodo per la competenza e, sopratutto, per la pazienza e buona volontà dimostrata nel riportare in vita un rudere abbandonato molti anni orsono, ma che oggi mette in evidenza le differenze tra il vecchio ed il nuovo dal punto di vista estetico, sociale e tecnologico. Basta dare uno sguardo al cassone di raccolta e al locale guida o alle ruote con relativi cerchi e gomme o alla mancanza assoluta di attrezzatura telecomandata. Ciò a dimostrazione della necessarietà della raccolta manuale, della limitata quantità di rifiuti prodotti, della precipua adattabilità del mezzo allo scopo. Ritengo che il Sig. Gangi Chiodo, oltre alla competenza professsionale, avrà anche speso molto del suo tempo libero e qualche soldo di tasca. Per cui, a mio parere, oltre al plauso, che va a soddisfare il suo punto di gloria e di orgoglio morale, andrebbe riconosciuto un aiuto tangibile materiale, che andrebbe a compensare parzialmente le sue tasche. Un saluto per tutti. Salvatore Albanese.