In attesa di sapere a quanto ammonta il contributo dell’ Assessorato Regionale al Turismo con il quale il Sindaco Giuseppe Scrivano ha convinto (vedi figura 1) i Consiglieri Comunali ad approvare la variazione di bilancio di 38.500,00 € per incrementare il capitolo turistico (portandolo da 81.124,00 € a 118.300,00 €) cosí da poter permettere la realizzazione del concerto di Al Bano alla “modica” cifra di 62.000 €, si pubblica il dettaglio dei costi dei singoli eventi estivi alimenesi e il totale dei costi degli altri comuni madoniti per avere un termine di paragone.

VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE:

DETTAGLIO COSTI SPETTACOLI:

In sintesi Alimena (fascia 1 – 3.000 abitanti) batte anche corazzate turistiche come Cefalù (fascia 10.001 – 50.000 abitanti e i cui proventi per gli eventi estivi derivano dalla tassa di soggiorno) e Castelbuono (fascia 5.001 – 10.000 abitanti) mentre non c’è confronto con gli altri comuni madoniti dove nemmeno i due tra i borghi piú belli d’ Italia, Gangi (fascia 5.001 – 10.000 abitanti) e Petralia Soprana (fascia 3001 – 5.000 abitanti), messi insieme, possono raggiungere le cifre degli investimenti del “capitano” alimenese.

Ma facciamo anche alcuni esempi concreti da cittadino che paga le tasse e che gli piacerebbe che almeno in Consiglio Comunale si parlasse di come amministrarle con criterio. Primo esempio: se il gettito annuale della TARI (tassa sui rifiuti) ammonta a circa 330.000 € annui non è forse vero che solo dimezzando gli investimenti estivi (basterebbe cioè non superare i 60.000 € annui) questa tassa potrebbe essere di molto ridimensionata almeno per i non residenti? Oppure: se il gettito annuale dell’ addizionale comunale è di 52.000,00 € non è forse vero che la si potrebbe eliminare da subito e poi chiedere anche all’ ex sindaco Stracci il perché nel 2014 l’avrebbe istituita se a quanto pare non ci sono problemi di bilancio e questi attuali amministratori continuano ad usufruire di avanzo di amministrazione disponibile?

In definitiva anche io sono stato Assessore al Turismo fino al 2012 e queste cifre (anche grazie alla ormai estinta Unione dei Comuni tra Alimena e Resuttano) ci sono sempre state, almeno fino all’avvento di Stracci nel 2013 che aveva basato la campagna elettorale proprio su una condivisibile riduzione delle spese estive e che durante il suo mandato era quasi riuscito a mantenere la promessa, salvo gli ultimi anni quando il nuovo Assessore Mari Albanese ha contribuito a farle nuovamente lievitare anche senza mai raggiungere i livelli attuali.

Oggi, 2019, le scelte politiche di questa nuova Amministrazione invece hanno riportato le spese estive a livelli francamente insostenibili per un Ente così piccolo anche perchè hanno tutta l’aria di una propaganda politica per tentare di risalire la china di un consenso ormai ridotto ai minimi termini dopo le ultime vicende personali e politiche del Sindaco il cui intreccio ha portato alle dimissioni dell’ assessore Santina Bausone (storico e da sempre unico fedele alleato del Sindaco) risultata essere la più votata alle Amministrative di Maggio 2018 con 343 voti su 784 della lista (a distanza di quasi due mesi si attende ancora il nome di chi ne prenderà il posto tornando a garantire la rappresentanza di genere femminile in Giunta).

La domanda allora è: per un Ente di 1400 votanti, di cui la maggior parte anziani, ridotto socialmente ai minimi termini (vedi emigrazione, aziende che chiudono, strade fatiscenti, scuola con classi miste, etc etc), un’ Amministrazione che, continuando di questo passo, in 5 anni, spenderà oltre 700.000 € in sfilate, commedie, mazurche e tarantelle, dimostra di avere una visione del futuro seria e sostenibile?

Buon rientro alla normalità.

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